Energia e ambiente

Un argomento affrontato con poca decisione

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Si parla spesso di cambiamenti climatici, ma se ne parla troppo poco. Grandi dichiarazioni, prese di posizione di personalità anche importanti, ma alla fine tante parole e poca concretezza riguardo alle azioni da portare avanti. Leggendo i giornali – che ne parlano molto poco – o ascoltando i nostri governanti – non solo quelli italiani – ci si rende conto che il tema dei cambiamenti climatici è sì importante, ma che non viene percepito dai più come IL problema di questo secolo che rischia di mettere in gioco il nostro modo di vivere, almeno per come lo conosciamo oggi.

Forse va fatta semplicemente più informazione, senza essere drammatici ma guardando le cose con sano  realismo.

Già oggi stiamo consumando più risorse di quanto il nostro pianeta sia in grado di rigenerarle, e continuando con questo trend e con la crescita della popolazione prevista, nel 2100 avremo bisogno delle risorse per sopravvivere e dar da mangiare a tutti pari a ben tre pianeti Terra.

Grazie agli studi sui ghiacci dell’Antartico oggi siamo in grado di affermare che rispetto all’era pre industriale la CO2 nell’atmosfera è aumentata in maniera significativa (da 300 a 400 ppm). E la CO2 è la principale responsabile dell’aumento dell’Effetto Serra, quel meccanismo indispensabile per la vita sulla Terra perché trattiene il calore del sole all’interno dell’atmosfera. Più CO2 significa semplicemente più caldo.

Secondo tutti i dati a nostra disposizione si sta assistendo, a partire dagli anni ’90, a un continuo aumento della temperatura media. A partire poi dal 2014, ogni anno stiamo assistendo al nuovo record di caldo, il che evidenza, secondo gli scienziati, un’impressionante accelerazione del fenomeno del riscaldamento.

Un aumento della temperatura porta, per scioglimento dei ghiacci polari, a un aumento del livello del mare che nelle ipotesi più ottimistiche è previsto di circa 40-50 cm a fine secolo, mentre in quelle più pessimistiche il livello potrebbe anche arrivare al metro. Ciò significa ad esempio, per restare in Italia, che il Delta del Po sarebbe completamente sommerso e città come Venezia e Ferrara sarebbero ben al disotto del livello del mare.

Abbiamo strumenti per evitare che questo accada? Per evitare che le previsioni più disastrose si verifichino? Si certo: utilizzo di energie rinnovabili, efficienza energetica (in particolare degli edifici), consumo di risorse consapevole, evitare gli sprechi, utilizzare la mobilità elettrica, …

Il tema dell’aumento di CO2 e dei cambiamenti climatici ci sembra centrale e riteniamo che se ne parli troppo poco. Parlarne poco significa poi fare poco. Abituiamoci quindi a capire cosa sta succedendo, informiamoci e parliamo con le altre persone. Forse di passa parola in passa parola sia arriverà a far capire a che gestisce i Governi (e non stiamo parlando solo dell’Italia) che è importante far qualcosa.

Senza aspettare! Da subito!

L’articolo è stato pubblicato sul portale CIRIESCO di Pubblicità Progresso