Le criticità ambientali sono sempre più spesso all’ordine del giorno della cronaca: si esprimono in dimensioni globali e in dimensioni locali, riguardano tanto realtà ricche e dinamiche quanto altre più deboli e arretrate, colpiscono sia i grandi sistemi urbani metropolitani sia quelli medio piccoli, sono legate a eventi generalizzati come a situazioni specifiche puntuali. Coinvolgono aziende, cittadini, pubbliche amministrazioni.
Diffondere conoscenza, trasparenza, responsabilità rispetto all’ambiente in tutti i livelli istituzionali e decisionali è la strada maestra sulla quale possono essere costruite politiche coerenti e intraprese scelte adeguate.
In questo ambito, lo sviluppo e la diffusione dei sistemi di contabilità ambientale – cioè per misurare gli effetti sull’ambiente di attività umane – vanno di pari passo con l’attenzione crescente verso le politiche e gli obiettivi di uno sviluppo sostenibile.
La contabilità ambientale è necessaria infatti a:
- descrivere lo stato dell’ambiente e le interazioni che intercorrono tra attività umane e natura;
- quantificare gli impatti ambientali delle attività umane;
- monitorare i progressi di politiche e strategie innovative;
- valutare l’impatto dell’ambiente sul sistema economico.
In particolare mi vorrei concentrare sull’ultimo aspetto, in quanto la valutazione degli aspetti fisici sull’ambiente è ormai un qualcosa di noto: emissioni, consumi di energia, piuttosto che quantità di rifiuti prodotti sono ormai rendicontati da numerose realtà pubbliche e private. Le valutazioni invece di tipo economico, cioè legate a quali sono i costi per ridurre le pressioni sull’ambiente, non viene è invece adottato in maniera sistematica né dal pubblico né dal privato.
La contabilità ambientale monetaria rappresenta quindi un modo per raccogliere e organizzare i dati economici in quadri contabili idonei, inerenti al complesso sistema di relazioni intercorrenti tra impresa e ambiente.
L’istituzione di un sistema di contabilità ambientale monetaria ha come finalità di permettere a qualsiasi realtà di poter misurare il proprio impegno ambientale, valutando il rapporto tra costi e performace ambientale, e di poter rilevare l’impatto economico complessivo connesso alla gestione dell’ambiente, mediante l’individuazione di categorie di costo ampie e flessibili. Le voci di spesa legate all’ambiente dovranno poi essere collegate in maniera sistemica al sistema di contabilità fisica esistente.
In questo modo si può ipotizzare un vero e proprio bilancio ambientale dell’organizzazione, in cui si evidenzieranno, in maniera correlata, i dati ambientali di tipo fisico e quelli di tipo monetario.
I dati che emergono da un sistema di contabilità ambientale monetaria possono essere utilizzati al contempo per accrescere la propria reputazione presso gli stakehoder di riferimento e come strumento di governance aziendale. Infatti un sistema di contabilità ambientale monetaria:
- è utilizzato ai fini della pianificazione aziendale, per allocare le risorse in maniera razionale e orientando le decisioni di investimento in campo ambientale;
- è adottato come uno strumento di misura per evidenziare e quantificare in modo corretto e confrontabile nel tempo la performance ecologica dell’azienda in tutte le sue componenti;
- serve per il controllo e la valutazione delle attività di protezione ambientale, determinando l’impatto della strategia ambientale sull’efficienza economica dell’impresa migliorando, in ultima analisi, le prestazione aziendali.