Il Convegno ‘Dal Bilancio di Sostenibilità al Bilancio Integrato – Per Banche, Assicurazioni e Imprese di Servizi’, svolto giovedì scorso a Milano ha tracciato con lucidità e chiarezza l’attuale momento del Business Reporting a valle delle opportunità e delle preoccupazioni emerse dopo l’emanazione della Direttive Europea relative sulle informazioni non finanziarie nei bilanci delle società .
Il testo del comunicato stampa.
Il Convegno ‘Dal Bilancio di Sostenibilità al Bilancio Integrato – Per Banche, Assicurazioni e Imprese di Servizi’, svolto ieri a Milano con la regia di Green Business Executive School e Globiz, ha tracciato con lucidità e chiarezza l’attuale momento del Business Reporting a valle delle opportunità e delle preoccupazioni emerse dopo l’emanazione della Direttive Europea relative sulle informazioni non finanziarie nei bilanci delle società .
Ne ha parlato, con punti di vista e prospettive diverse, un nutrito gruppo di relatori, tra i principali esperti italiani dell’argomento. Dopo l’apertura dei lavori da parte di Marco Fedeli, fondatore di Green Business Executive School e di Marcello Priori, Vice Presidente Consiglio di Sorveglianza di Banca Popolare di Milano, Emilio Conti, dell’Università IULM nella sua relazione introduttiva ha definito temi, opportunità e criticità presenti in un approccio sistemico alla rendicontazione di sostenibilità .
La concretezza dei temi è stata testimoniata con tre casi di eccellenza da parte di Paolo Bacciga di Banca Fideuram, Marina Migliorato di Enel e di Massimo Romano di Assicurazioni Generali.
La successiva tavola rotonda è stata coordinata da Stefano Zambon, Segretario Generale del Network Italiano Business Reporting e ha visto il confronto tra Giovanni Castellani, Fondazione Nazionale Commercialisti; Silvio De Girolamo, Autogrill Group e Associazione Italiana Internal Auditors; Laura Girella rappresentante italiano IIRC – The International Integrated Reporting Council; Pilar Suárez-Inclán, Reale Mutua Assicurazioni.
Le principali evidenze emerse dalle posizioni dei partecipanti al Convegno possono essere sintetizzate in:
- Il processo di costruzione del bilancio integrato fa emergere l’applicazione di un nuovo modello di business. Il report è il documento di sintesi finale che evidenzia un approccio volto a conoscere gli elementi che contribuiscono a creare valore all’interno di un’impresa. Tali elementi – economico-finanziari, ambientali, sociali, intangibili, di governance, di gestione dei rischi – possono essere considerati dei pre-financial, in quanto contribuiscono a determinare il valore complessivo dell’organizzazione.
- Il reporting – che unifica elementi finanziari e non finanziari – deve essere in primo luogo condiviso e voluto dal management che, a cascata, deve coinvolgere le diverse strutture aziendali. A guidare il processo può essere il CFO, il manager della CSR o ambedue in maniera congiunta.
- È indispensabile, in un futuro prossimo, unificare gli standard internazionali di riferimento, in maniera da avere delle linee guida in grado di poter produrre dei documenti confrontabili fra loro, in cui i dati quantitativi siano attendibili, confrontabili, affidabili e ripetibili nel tempo. In questa prospettiva, IIRC-International Integrated Reporting Council e GRI-Global Reporting Initiative stanno lavorando assieme per individuare una strada comune, come è stato riportato ieri da diversi relatori.
- L’Italia è un punto di riferimento internazionale nell’ambito della reportistica di sostenibilità e del percorso verso il report integrato. Numerosi rappresentanti del mondo accademico e delle imprese siedono all’interno degli organismi internazionali che discutono e definiscono i criteri di rendicontazione. Diverse aziende italiane sono considerate delle eccellenze e delle best-practice nell’implementazione di questo nuovo modello di business. Il nostro Paese può assumere quindi in questo ambito un ruolo di leadership.
- Il bilancio integrato e il bilancio di sostenibilità devono essere degli strumenti agili, facilmente fruibili e in grado di presentare l’azienda in maniera completa e trasparente. A tale riguardo possono essere utilizzati come ‘biglietto da visita’ anche in ambito commerciale e di marketing.
Tutti temi cari alle imprese più innovative che hanno già ben compreso che la capacità di fare business è esaltata dalla capacità relazionale sia nei rapporti con gli stakholder interni [Integrated Thinking] sia con quelli esterni [shared value o valore condiviso]. Ciò definisce un profondo cambiamento, quasi rivoluzionario, nella cultura d’impresa in un orizzonte che non è più da visionari ma da concreti manager d’impresa.
Marco Fedeli, Fondatore di Green Business Executive School e Managing Director di Globiz conclude “l’adozione di report di sostenibilità e integrati sottende la capacità delle imprese di interpretare i trend contemporanei in grado di modificare e allineare i modelli e la proposizione di valore con cui esse si rapportano a mercati e contesti. In questo Convegno, pur nelle ampie sfaccettature delle posizioni, è apparso chiara la dimensione strategica del Business Reporting. Fa inoltre piacere sapere che le imprese italiane rappresentano un benchmark di riferimento europeo su un tema in grado di portare innovazione e competitività .â€
Ulteriori info sul web ufficiale http://www.gbes.it/convegno-bilancio-sostenibile-integrato