La comunicazione è oggi una leva fondamentale per promuovere idee, servizi e prodotti. Attuata attraverso canali e strategie diverse può essere penetrante, ridondante e persino … asfissiante. Oggi i messaggi ci arrivano attraverso un molteplicità di canali: carta stampata, televisione, radio, web, telefonino, tablet… La comunicazione è talmente pervasiva che ormai la nostra epoca viene definita “l’era della comunicazione”: oggi viviamo praticamente sempre “connessi” e possiamo in qualsiasi momento essere soggetti a informazioni di altri e, a nostra volta, lanciare o rilanciare messaggi al mondo che ci circonda.
Ma tutto ciò che comunichiamo è effettivamente importante? È effettivamente pensato? È veramente il messaggio che vogliamo ricevere o inviare? E qui occorre fare dei distinguo: dipende cosa si comunica. Dipende dai nostri obiettivi, in termini strategici e di comunicazione, e dipende dalle motivazioni che ci inducono a comunicare. Forse oggi la comunicazione meriterebbe una maggiore attenzione e una riflessione più attenta prima di inviare messaggi che spesso non hanno uno scopo preciso.
Comunicare dovrebbe essere una cosa seria. È lo strumento per mettere in connessione persone, idee e cose. Comunicazione è interazione tra soggetti, ed è implicito il fatto che comunicare significa emettere un messaggio e riceverne il feedback. E tutto ciò va gestito in maniera corretta e soprattutto pensata. Vanno pensati i messaggi, certo, ma forse prima vanno individuati gli obiettivi e i target della comunicazione. Senza tali riflessioni non siamo in grado di raggiungere lo scopo della nostra attività. Bisogna quindi sedersi a un tavolo e rispondere a tre domande banali – che sovente però vengono dimenticate dalla fretta di agire (e spesso dall’incompetenza di chi si occupa di comunicazione): a chi vogliamo comunicare? Perché vogliamo comunicare? Che cosa vogliamo comunicare?
Prima di tutto infatti vanno identificati i target della nostra comunicazione, che diventano l’elemento determinante per individuare i valori e i contenuti della nostra comunicazione, oltre a vincolare il linguaggio che si utilizzerà. In seconda battuta bisogna stabilire le motivazioni che ci portano ad avviare delle iniziative di comunicazione: vendita di un prodotto? Crescita della reputazione aziendale? Riposizionamento del brand?… La motivazione che sta dietro le iniziative di comunicazione, assieme all’individuazione dei target vanno a determinare le risposte alla terza domanda: quali contenuti vogliamo comunicare. È infatti indispensabile individuare, tra i contenuti possibili, quelli che possono portare al raggiungimento degli obiettivi, senza sprecare tempo (e denaro) nel trasmettere messaggi che alla fine sono poco significativi per i nostri scopi.
In questo ambito si inserisce la strategia per lo sviluppo di nuovi prodotti alimentari, che necessita di un lavoro pluridisciplinare in cui la comunicazione assume un ruolo determinante nel trasferire ai target individuati gli elementi base della ricerca scientifica e dei contenuti nutrizionali dei prodotti. È importante programmare una comunicazione specifica per i diversi target, a partire dai soggetti che si occupano della vendita fino ad arrivare al consumatore finale. Un comunicazione che voglia, per i nuovi prodotti, saltare i livelli intermedi e rivolgersi solamente al consumatore finale, difficilmente riuscirà a colpire nel segno e a far raggiungere all’impresa gli obiettivi di business prefissati.