L’etica è stata definita nel corso dei secoli in molti modi. La parola deriva dal greco ethos, che significa “comportamento”, “costume”. L’etica si occupa dell’agire umano, della prassi che è necessaria per una vita portata a buon fine: quella del libero cittadino che vive nella comunità sociale.
Ci tengo a sottolineare uno dei significati dati all’etica che, in questi giorni di campagna elettorale, dovrebbe essere forse tenuto in maggiore considerazione da coloro che si presentano al giudizio degli elettori: possiamo dire che l’etica descrive un stato del comportamento umano, ponendo un distinguo tra gli atteggiamenti giusti e corretti e quelli cattivi o moralmente inappropriati. In questo contesto quindi possiamo azzardarci a dire che l’etica stabilisce dei confini, dei contorni, all’interno dei quali si esprime la nostra libertà e all’interno dei quali i nostri comportamenti non incidono in maniera negativa e spregiativa verso gli altri.
L’etica, intesa anche come fattore di correttezza nei confronti delle opinioni divergenti dalle nostre, diventa quindi uno dei fattori indispensabili per instaurare delle relazioni corrette e sincere. I comportamenti a cui abbiamo assistito – e a cui stiamo assistendo di continuo– basati quasi esclusivamente sulla denigrazione dell’altro e sull’incapacità di un confronto reale sui fatti, sfuggono dall’interpretazione di etica espressa precedentemente. Forse – e non per fare della morale (altro concetto su cui meriterebbe soffermarsi) – sarebbe opportuno riprendere il concetto aristotelico in cui l’etica deve abbracciare tutte le dottrine dell’essere umano, dall’economia a quella della politica, del diritto e dello Stato. Un’etica quindi che deve essere l’elemento fondante di tutte le relazioni.
Il legame tra relazioni e comunicazione è presto fatto: la comunicazione è fatta di relazioni. E pertanto per la proprietà transitiva la comunicazione deve essere etica. Ma cosa significa comunicazione etica (o etica dei comunicatori): significa correttezza nelle relazioni e veicolazione di informazioni corrispondenti alla realtà dei fatti e delle cose. Un comportamento etico porta quindi il comunicatore a essere credibile e ad accrescere la propria reputazione.