A fine novembre è stato presentato nel dettaglio il masterplan per la destinazione dell’area che due anni fa ha ospitato l’Expo a Milano. Tre importanti realizzazioni pubbliche: lo Human Technopole, il Campus dell’Università Statale con le Facoltà scientifiche e l’Ospedale Galeazzi. A queste si aggiungeranno diverse strutture private dedicate alla farmaceutica, alla tecnologia e alla ricerca, il tutto immerso e circondato da una zona verde di oltre 460 mila metri quadrati con la piantumazione di più di 3.000 alberi, oltre a quelli esistenti.
La realizzazione definitiva del progetto è prevista per il 2027, con inizio dei lavori dal prossimo anno. Ma già dal 2018 i primi ricercatori dello Human Technopole potranno iniziare a insediarsi all’interno di Palazzo Italia, una delle strutture dedicate alla ricerca multidisciplinare in ambito sanitario e nutrizionale.
Lo Human Technopole occuperà tre edifici esistenti, incluso Palazzo Italia, e due di nuova costruzione, sarà completato entro il 2024 e impiegherà oltre 1.500 ricercatori.
La mission di questa nuova struttura di ricerca sarà lo sviluppo di sistemi personalizzati, medici e nutrizionali, per contrastare in particolare i tumori e le malattie neurodegenerative. Una sfida possibile grazie all’integrazione della genomica su larga scala con l’analisi dei big data e lo sviluppo di nuove tecnologie diagnostiche.
I 30.000 metri quadri di laboratori interdisciplinari previsti comprenderanno 7 centri principali di ricerca (Onco Genomics Center, Neuro Genomics Center, Agri Food and Nutrition Genomics Center, Data Science Center, Computational Life Sciences Center, Center for Analysis, Decisions and Society, Center for Smart Materials and Devices), e 3 facilities scientifiche di gradi dimensioni (Central Genomics Facility, Imaging Facility, Data Storage and High-Performance Computing Facility), oltre a una quarta facility che sarà composta da laboratori e servizi di interesse comune.
Gli obiettivi dello Human Technopole sono molto ambiziosi ma anche molto concreti: creare una struttura di ricerca scientifica di altissimo livello, in grado, tra l’altro, di attirare i migliori talenti nazionali e internazionali dei settori interessati. Da un punto di vista scientifico infatti la struttura milanese vuole porsi come motore per lo sviluppo di un approccio integrato alla genomica, all’alimentazione, alla diagnostica e all’analisi dei dati per prevenire e curare quelle patologie che hanno un impatto estremamente significativo sul Sistema Sanitario, come i tumori e le malattie neurodegenerative.
Proprio per creare una base dati significativamente importante lo Human Technopole si prefigge di svolgere ogni anno un determinato numero di screening genomici sia su soggetti sani sia su soggetti malati, con lo scopo di prevenire l’insorgenza di patologie e di individuare nuove tecnologie per trattare le patologie neoplastiche o neurodegenerative. Si traguarda, a regime, un obiettivo di screening di 30.000 genomi l’anno.
La comprensione della correlazione tra alimentazione, genetica, invecchiamento e aspettativa di vita aumenterà l’efficacia dell’alimentazione preventiva e della medicina personalizzata migliorando sia l’assistenza sanitaria sia la tecnologia alimentare. Questo nuovo approccio integrato potrà avere dei ritorni molto importanti per il mondo scientifico, offrendo approcci innovativi, per i pazienti, attraverso il miglioramento della diagnosi e della prevenzione, per il settore industriale, con la possibilità di sviluppare nuova diagnostica e nuove terapie, e per il sistema sanitario, migliorando i risultati e di fatto riducendo i costi della spesa pubblica.
Lo Human Technolpole sarà a pieno titolo inserito tra le strutture di ricerca all’avanguardia del Paese e potrà favorire lo sviluppo di un programma di Precision Medicine in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità , il Ministero della Salute e con le strutture regionali, amministrative e sanitarie.
Articolo pubblicato sul sito del Cluster Nazionale Scienze della Vita ALISEI