Non potevamo non parlare dell’evento in corso in questi mesi a Milano: EXPO 2015, il cui tema è “Feeding the Planet, Energy for Life”, che si concentra in modo particolare sul ruolo dell’alimentazione nel miglioramento della salute e della qualità di vita.
Lo stretto legame tra alimentazione e salute è ormai un dato di fatto. L’alimentazione è infatti uno dei fattori che maggiormente influisce sullo sviluppo psico-fisico, sulla qualità della vita e sull’invecchiamento. Una dieta corretta è uno strumento di prevenzione di molte patologie come il diabete, le malattie cardiovascolari e i tumori. Senza dimenticare che ci sono poi alcune patologie caratterizzate da un’alterazione del comportamento alimentare, come anoressia, bulimia, obesità, che costituiscono una vera emergenza sociale in considerazione degli effetti devastanti sulla salute nel breve e lungo termine.
Anche se quanto appena detto sembra molto chiaro, e a molti può sembrare un già detto inutile da ricordare, vi sono ancora ben 17 milioni di italiani che mangiano troppo o troppo poco o scelgono il cibo in maniera sbagliata. E questi errori portano a una serie di patologie che sono valutate in un costo sanitario non inferiore ai 30 miliardi di euro all’anno, di cui circa 2,5 miliardi sono da collegare a sovrappeso e obesità.
È da sottolineare come la sola obesità si collochi, in termini di aggravio economico a livello mondiale, al terzo posto dopo il fumo di sigaretta e le guerre/terrorismo.
Questi dati emergono dal rapporto: “Manifesto delle criticità in Nutrizione Clinica e Preventiva per il quadriennio 2015-2018”, patrocinato dal Padiglione Italia di EXPO 2015, elaborato e sottoscritto da 19 Società Scientifiche, 12 Università, 6 Fondazioni e Centri di Ricerca e 5 Associazioni di cittadini e pazienti.
Le prime 10 criticità individuate nel Manifesto sono: sovrappeso-obesità; diabete tipo 2; malnutrizione calorico-proteica; sarcopenia; disturbi della nutrizione e dell’alimentazione; nutrizione artificiale domiciliare; comportamenti nutrizionali a rischio; tossinfezioni alimentari; carenze nutrizionali e nutraceutica. L’obiettivo di questo lavoro è di informare e far riflettere cittadini e opinione pubblica sulle malattie “da cibo” e scuotere così le Istituzioni sollecitandole all’azione e indicando loro la strada da percorrere.