Governance e trasparenza sono i due elementi chiave emersi nel dibattito svoltosi il 2 dicembre scorso a Palazzo Mezzanotte a Milano, in occasione della premiazione per l’Oscar di Bilancio 2013, la manifestazione promossa e gestita dalla FERPI – Federazione Relazioni Pubbliche Italiana.
Il Premio rappresenta un importante attestato che testimonia l’impegno delle realtà partecipanti per una comunicazione completa, corretta e trasparente verso i propri stakeholder. E il ruolo della governance aziendale è determinante nel percorso verso una maggiore integrazione degli stakeholder all’interno dei processi produttivi e nella condivisione dei risultati ottenuti. Governance che , come è stato ribadito dai partecipanti, è un elemento chiave nella valutazione dell’organizzazione da parte di investitori nazionali e internazionali, e che diventa ancor più determinante per le PMI e per le realtà non quotate che devono attivare dei processi volontari di rendicontazione e trasparenza per potersi affermare in un mercato sempre più globale.
La volontà del management o della proprietà di avviare meccanismi di trasparenza della governance aziendale è quindi indispensabile per trasferire ai propri stakeholder la garanzia dei comportamenti e la qualità delle operazioni necessaria ad affermare la propria reputazione, requisito fondamentale oggi per poter crescere, attrarre investimenti e aprirsi verso nuovi mercati.
L’appuntamento milanese ha visto numerose realtà selezionate – le categorie per partecipare erano ben 10, dalle PMI non quotate fino alle Società e Grandi imprese quotate, passando dalle Imprese bancarie fino alle Fondazioni e alle Organizzazioni no profit – e l’assegnazione di 10 Oscar di bilancio 2013: Autogrill per la categoria Società e Grandi imprese quotate, Banca Generali nelle PMI bancarie quotate, Intesa Sanpaolo fra le Grandi Imprese bancarie quotate, Sabaf fra le PMI quotate. Riconoscimenti sono andati anche a Anpas (no profit), BCC di San Marzano di San Giuseppe (PMI bancarie non quotate), CPL Concordia (Grandi imprese non quotate), Filca Cooperative (PMI non quotate), Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno (Fondazioni no profit), Itas Mutua (Assicurazioni).
Senza entrare nel merito dei singoli premi, il fattor comune dei partecipanti è stato presentare dei bilanci completi e trasparenti, con strutture chiare e con un grado di inclusione dei propri stakeholder di riferimento sempre maggiore. I bilanci partecipanti quest’anno al premio indetto da FERPI sono per lo più documenti integrati, in cui alla sezione economica si affiancano quella ambientale e quella sociale, in maniera da trasferire a agli stakeholder tutti gli elementi necessari per poter analizzare e “giudicare” l’organizzazione nel suo complesso.
Oggi infatti per una qualsiasi organizzazione non si può più prescindere dagli impatti ambientali e dai meccanismi messi in atto per ridurre la pressione sull’ambiente delle proprie attività, così come non si può non considerare gli effetti della propria realtà produttiva sul tessuto sociale in cui si inserisce o nei confronti dei propri dipendenti e collaboratori. Redigere un bilancio integrato o un bilancio di sostenibilità diventa quindi un elemento di trasparenza e di confronto con tutti i propri stakeholder. Se poi si sottopone questo bilancio al giudizio di terzi, così come avviene per l’Oscar di bilancio, il valore assunto da questa pubblicazione cresce ancora di più.